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Protezione contro le cadute dall’alto
N O R M A I T A L I A N A
Dispositivi di ancoraggio
UNI EN 795
Requisiti e prove
Protection against falls from a heightAnchor devicesRequirements and testing DESCRITTORI
Dispositivo di protezione individuale, prevenzione degli infortuni, prote-zione contro le cadute, altezza, dispositivo di sicurezza, ancoraggio, spe-cifica, classificazione, prova, utilizzo, marcatura CLASSIFICAZIONE ICS
SOMMARIO
La norma specifica i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni per l’uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l’usocon dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto.
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN 795:1996 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 795 (edizione luglio 1996).
ORGANO COMPETENTE
RATIFICA
Presidente dell’UNI, delibera del 20 aprile 1998 RICONFERMA
Ente Nazionale Italiano
Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento di Unificazione
può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 795 (edizione luglio 1996), che assume così
lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI. La Commissione "Sicurezza" dell’UNI, che segue i lavori europeisull’argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, haapprovato il progetto europeo il 12 febbraio 1996 e la versione in lin-gua italiana della norma il 29 luglio 1997. Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenzatra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-ne vigenti: Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuoveedizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possessodell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
PREMESSA
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
Classe A1 - Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio a superfici verticali, orizzontali ed inclinate. 4 Classe A2 - Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio a tetti inclinati. 4 Classe B - Esempi di dispositivi di ancoraggio provvisori portatili . 5 Classe C - Esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali. 5 Classe D - Esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali. 6 Classe E - Esempi di ancoraggi a corpo morto. 6 REQUISITI
Limite di distanza dal bordo del tetto per dispositivi di ancoraggio a corpo morto. 7 METODI DI PROVA
Dimensioni minime di struttura in muratura. 9 Prova di prestazione dinamica per dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a tetti inclinati. 11 Prova di prestazione dinamica su dispositivi di ancoraggio classe C. 12 Prova di resistenza dinamica su dispositivo di ancoraggio rigido orizzontale . 13 Prova di prestazione dinamica su dispositivi di ancoraggio a corpo morto . 14 ISTRUZIONI PER L’USO E LA MARCATURA
ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
APPENDICE
RACCOMANDAZIONI PER L’INSTALLAZIONE
APPENDICE
RELAZIONE CON LA DIRETTIVA DPI
APPENDICE
PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI
ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
Protezione contro le cadute dall’alto
Dispositivi di ancoraggio
Requisiti e prove
Dispositifs d’ancrageExigences et essais AnschlageinrichtungenAnforderungen und Prüfverfahren Dispositivo di protezione individuale, prevenzione degli infortuni, protezione con-tro le cadute, altezza, dispositivo di sicurezza, ancoraggio, specifica, classifica-zione, prova, utilizzo, marcatura La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 29 marzo 1996.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionalicorrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centra-le oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilitàda membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimostatus delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spa-gna, Svezia e Svizzera.
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles  CEN 1996I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 160 "Prote-
zione contro le cadute dall'alto, comprese le cinture da lavoro", la cui segreteria è affidata
al DIN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro gennaio1997, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio 1997.
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di sup-porto ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) UE.
Per il collegamento con la(le) Direttiva(e) UE, vedere l’appendice informativa ZA, che èparte integrante della presente norma. L'appendice A è informativa e contiene raccomandazioni per l'installazione. Anche l'ap-pendice B è informativa, e riguarda i dispositivi di ancoraggio nei punti di vendita e le clas-si trattate dalla Direttiva DPI.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Dani-marca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Nor-vegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma specifica i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni per l'uso e la mar-
catura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l'uso con dispositivi di
protezione individuale contro le cadute dall'alto.
La presente norma non si applica ai ganci progettati secondo la EN 517 o alle passerellesecondo la EN 516, né ai punti di ancoraggio fissi facenti parte della struttura originale.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Cor-dini Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - As-sorbitori di energia Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Di-spositivi anticaduta di tipo retrattile Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto -Connettori Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Me-todi di prova Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Re-quisiti generali per le istruzioni per l'uso e la marcatura Accessori prefabbricati per coperture - Installazioni per l’accessoal tetto - Passerelle, piani di camminamento e scalini posapiede Accessori prefabbricati per coperture - Ganci di sicurezza sul tetto DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti:
dispositivo di ancoraggio: Elemento o serie di elementi o componenti contenente uno o
più punti di ancoraggio.
elemento: Parte di un componente o di un sottosistema. Corde, cinghie, elementi di at-
tacco, accessori e linee di ancoraggio sono esempi di elementi.
componente: Parte di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, mar-
catura e istruzioni per l'uso. Supporti per il corpo e cordini sono esempi di componenti di
un sistema.
punto di ancoraggio: Elemento a cui il dispositivo di protezione individuale può essere
applicato dopo l'installazione del dispositivo di ancoraggio.
ancoraggio strutturale: Elemento o elementi fissati in modo permanente a una struttura,
a cui si può applicare un dispositivo di ancoraggio o un dispositivo di protezione individuale.
ancoraggio strutturale di estremità: Ancoraggio strutturale a ogni estremità di una linea
d'ancoraggio flessibile.
ancoraggio strutturale intermedio: Ancoraggio strutturale che può essere necessario
come elemento aggiuntivo tra gli ancoraggi strutturali di estremità.
linea di ancoraggio: Linea flessibile tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il di-
spositivo di protezione individuale.
rotaia di ancoraggio: Linea rigida tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il dispo-
sitivo di protezione individuale.
punto di ancoraggio mobile: Elemento mobile aggiuntivo montato sulla linea di ancorag-
gio o sulla rotaia di ancoraggio, a cui si può applicare il dispositivo di protezione individuale.
arresto terminale: Caratteristica che garantisce l'impossibilità che il punto di ancoraggio
mobile o il dispositivo di protezione individuale si stacchi involontariamente dalla linea o
rotaia di ancoraggio.
collegamento: Cordino, assorbitore di energia o altro dispositivo applicato al punto di an-
coraggio mobile di una linea di ancoraggio flessibile e conforme alle specifiche del fabbricante.
Classe A1La classe A1 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici ver-ticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi (vedere figura 1).
Classe A1 - Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio a superfici verticali, orizzontali
ed inclinate

1 Ancoraggio strutturale2 Punto di ancoraggio Classe A2La classe A2 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati(vedere figura 2).
Classe A2 - Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio a tetti inclinati
1 Ancoraggio strutturale2 Punto di ancoraggio Classe B
La classe B comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili (vedere figura 3).
Classe B - Esempi di dispositivi di ancoraggio provvisori portatili
Classe C
La classe C comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessi-
bili orizzontali (vedere figura 4). Ai fini della presente norma per linea orizzontale si inten-
de una linea che devia dall'orizzontale per non più di 15°.
Classe C - Esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali
1 Ancoraggio strutturale di estremità2 Ancoraggio strutturale intermedio3 Punto di ancoraggio mobile4 Linea di ancoraggio Classe D
La classe D comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide
orizzontali (vedere figura 5).
Classe D - Esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali
1 Rotaia di ancoraggio2 Punto di ancoraggio mobile Classe E
La classe E comprende ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali (ve-
dere figura 6). Per l'uso di ancoraggi a corpo morto, una superficie si intende orizzontale
se devia dall'orizzontale per non più di 5°.
Classe E - Esempi di ancoraggi a corpo morto
REQUISITI
Requisiti dell’apparecchiatura di prova
Requisiti dell’apparecchiatura per la prova statica
L'apparecchiatura per la prova di resistenza statica deve essere conforme al 4.1 della
EN 364:1992.
Requisiti dell’apparecchiatura per la prova dinamica
Apparecchiatura di misurazione della forza per applicazioni generaliL'apparecchiatura per la prova di resistenza dinamica deve essere conforme a 4.4, 4.5 e4.6 della EN 364:1992.
Apparecchiatura di misurazione della forza per linee orizzontaliL'apparecchiatura di misurazione della forza per linee orizzontali deve essere in grado dimisurare forze da 2 kN a 40 kN. Tutti gli altri requisiti devono essere conformi al 4.4.2 dellaEN 364:1992.
Requisiti generali per dispositivi di ancoraggio
Il/i dispositivo/i di ancoraggio, il/i punto/i di ancoraggio e il/i punto/i di ancoraggio mobile/i
devono essere progettati in modo da accettare il dispositivo di protezione individuale e
garantire che il dispositivo di protezione individuale, correttamente applicato, non possa
staccarsi involontariamente.
Se un dispositivo di ancoraggio comprende più di un elemento, la progettazione deve es-sere tale che quegli elementi non possano apparire correttamente assemblati senza es-sere saldamente bloccati tra di loro.
I bordi o gli angoli esposti devono essere arrotondati con un raggio di almeno 0,5 mm ocon uno smusso di 45°.
Tutte le parti metalliche dei dispositivi di ancoraggio devono essere conformi al 4.4 dellaEN 362:1992 relativo alla protezione contro la corrosione.
Le parti progettate per esposizione permanente all'ambiente esterno devono avere unaprotezione contro la corrosione almeno equivalente ai valori di zincatura a caldo di cui al4.4 della EN 362:1992. I dispositivi di ancoraggio a corpo morto non devono essere utilizzati dove la distanza dalbordo del tetto sia minore di 2 500 mm (vedere figura 7).
I dispositivi di ancoraggio a corpo morto non devono essere utilizzati in presenza di rischiodi gelo o in condizioni di gelo.
Limite di distanza dal bordo del tetto per dispositivi di ancoraggio a corpo morto
Requisiti specifici per dispositivi di ancoraggio
Classe A1 - Prove di tipo per dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a superfici verticali,orizzontali e inclinateSi deve eseguire una prova statica come descritto in 5.2.1 con una forza di 10 kN applicatanella direzione in cui tale forza può essere applicata in esercizio. La forza deve essere man-tenuta per 3 min.
Il dispositivo di ancoraggio deve sopportare la forza.
Si deve eseguire una prova di resistenza dinamica come descritto in 5.3.2. La massa incaduta deve essere fermata.
Classe A2 - Prove di tipo per dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a superfici inclinateSi deve eseguire una prova statica come descritto in 5.2.2 con una forza di 10 kN applicatanella direzione in cui tale forza può essere applicata in esercizio. La forza deve essere man-tenuta per 3 min.
Il dispositivo di ancoraggio deve sopportare la forza.
Si deve eseguire una prova di resistenza dinamica come descritto in 5.3.3. La massa incaduta deve essere fermata.
Classe B - Prove di tipo per dispositivi di ancoraggio provvisori portatili
Si deve eseguire una prova statica come descritto in 5.2.3 con una forza di 10 kN applicata
nella direzione in cui tale forza può essere applicata in esercizio. La forza deve essere man-
tenuta per 3 min. Il dispositivo di ancoraggio deve sopportare la forza.
Si deve eseguire una prova di resistenza dinamica come descritto in 5.3.2. La massa incaduta deve essere fermata.
Classe C - Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali
GeneralitàQuesti dispositivi devono essere progettati in modo che un punto di ancoraggio mobilenon possa essere staccato involontariamente, per esempio si devono applicare degli ar-resti terminali. Se il punto di ancoraggio mobile è dotato di dispositivo di apertura, essodeve essere progettato in modo da poter essere staccato o applicato solo effettuando al-meno due movimenti manuali consecutivi e deliberati.
Per i dispositivi che utilizzano linee di ancoraggio orizzontali realizzati con corde di fibra,cinghie o funi metalliche, la resistenza minima alla rottura della corda o della cinghia deveessere almeno il doppio della tensione massima applicata a detta corda o cinghia nel mo-mento dell'arresto della caduta previsto per tale dispositivo e verificato per mezzo di proveo di calcolo. Detti dispositivi devono essere progettati applicando i metodi e criteri di pro-gettazione del fabbricante. Tali metodi e criteri di progettazione devono essere verificaticome indicato in 4.3.3.3. (Questo principio deve anche valere quando le istruzioni del fab-bricante consentono che due o più persone utilizzino simultaneamente il dispositivo).
Tutti gli altri elementi portanti inseriti nella linea di forza della linea di ancoraggio flessibile(per esempio pali di ancoraggio strutturale, piastre portanti, bulloni, ecc.) e che fissano lalinea di ancoraggio alla struttura portante principale devono essere progettati in modo daresistere al doppio della forza generata dalla massima tensione del supporto al momentodell'arresto della caduta o del trattenimento applicata su tali elementi o componenti (i cal-coli devono essere eseguiti da un ingegnere qualificato).
Se la progettazione dei dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibiliorizzontali richiede collegamenti non compresi nei requisiti delle EN 354, EN 355 ed EN 360,tali collegamenti devono essere conformi a 4.3.3.2, 4.3.3.3 e 4.3.3.4 della presente norma. Prova di tipo - Resistenza staticaCampioni rappresentativi della linea di ancoraggio, degli attacchi e degli elementi termi-nali (per esempio terminali pressati) devono essere sottoposti a prova statica come de-scritto in 5.2.4 fino a 1,5 volte la forza consentita dal progetto del fabbricante. La forza de-ve essere mantenuta per 3 min. I campioni devono resistere alla forza.
Prova di tipo - Prestazione dinamicaIl fabbricante deve dimostrare mediante una serie di prove come descritto in 5.3.4.2 che,con adeguata selezione di sistemi, con lunghezza totale diversa e diverse portate (e com-preso attacco d'angolo a 90° se è parte del dispositivo), la tensione e la flessione della li-nea di ancoraggio non variano per più di ± 20% da quanto stabilito dal metodo di previsio-ne del fabbricante.
Prova di tipo - Resistenza dinamicaUno dei dispositivi di cui in 4.3.3.3 deve essere selezionato per la prova di resistenza di-namica secondo quanto indicato in 5.3.4.3. Il dispositivo non deve lasciar cadere il carico.
Classe D - Prove di tipo per dispositivi che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali
Si deve eseguire una prova statica come descritto in 5.2.5 con una forza di 10 kN applicata
nella direzione in cui tale forza può essere applicata in esercizio. La forza deve essere man-
tenuta per 3 min. Il dispositivo di ancoraggio deve resistere alla forza.
Si deve eseguire una prova di resistenza dinamica come descritto in 5.3.5. La massa in ca-duta deve essere fermata.
Se le istruzioni del fabbricante consentono a due o più persone di utilizzare contempora-neamente il dispositivo, si deve eseguire una prova statica come descritto in 5.2.5 conuna forza di 10 kN per la prima persona, più 1 kN per ciascuna persona aggiunta (peresempio per tre persone la forza deve essere 10 kN + 1 kN + 1 kN = 12 kN). La forza deveessere mantenuta per 3 min. Il dispositivo di ancoraggio deve resistere alla forza.
Classe E - Prova di tipo per dispositivi di ancoraggio a corpo morto
Deve essere eseguita una prova di resistenza dinamica come descritto in 5.3.6. Lo spo-
stamento L del centro della massa del dispositivo di ancoraggio a corpo morto non deve
essere maggiore di 1 000 mm. Lo spostamento H deve essere misurato 3 min dopo la
prova di caduta e non deve essere maggiore di 1 000 mm.
METODI DI PROVA
Principio
Il dispositivo di ancoraggio campione deve essere sottoposto a prova con forze applicate
nella direzione in cui sono applicate in esercizio. La configurazione per una prova deve
essere conforme alle istruzioni del fabbricante, compreso il pre-tensionamento dove ap-
plicabile, in modo da rappresentare il caso più sfavorevole per ciascun tipo di dispositivo
di ancoraggio.
Procedimenti per la prova di resistenza statica
Classe A1 - Dispositivi di ancoraggio
Installare il dispositivo di ancoraggio, secondo le istruzioni per l’installazione, in un cam-
pione del tipo di struttura in cui si intende utilizzarlo (la figura 8 mostra la dimensione mi-
nima del campione per strutture in muratura).
Installare l'apparecchiatura per la prova di resistenza statica descritta in 4.1.1 per applica-re la forza di prova nella direzione o nelle direzioni di utilizzo in esercizio e sottoporre ilpunto di ancoraggio alla forza di prova statica specificata in 4.3.1.1. Osservare che il di-spositivo di ancoraggio resista alla forza. Dimensioni minime di struttura in muratura
Classe A2 - Dispositivi di ancoraggio
Installare il dispositivo di ancoraggio, secondo le istruzioni per l’installazione, in un cam-
pione di ciascun tipo di struttura per la quale il fabbricante lo dichiari adatto.
Installare l'apparecchiatura per la prova di resistenza statica descritta in 4.1.1 per applica-re la forza di prova nella direzione di utilizzo in esercizio e sottoporre il punto di ancorag-gio alla forza di prova statica specificata in 4.3.1.2. Osservare che il dispositivo di anco-raggio resista alla forza. Classe B - Dispositivi di ancoraggio
Installare l'apparecchiatura per la prova di resistenza statica descritta in 4.1.1 per applica-
re la forza di prova nella direzione di utilizzo in esercizio e sottoporre il punto di ancorag-
gio alla forza di prova statica specificata in 4.3.2. Osservare che il dispositivo di ancorag-
gio resti stabile e resista alla forza.
Classe C - Dispositivi di ancoraggio
Installare un campione di linea di ancoraggio con gli attacchi e gli elementi terminali
nell'apparecchiatura per la prova di resistenza statica descritta in 4.1.1 e applicare la for-
za di prova per linea di ancoraggio specificata in 4.3.3.2. Osservare che il sistema sotto-
posto a prova resista alla forza.
Classe D - Dispositivi di ancoraggio
Installare il campione di rotaia di ancoraggio con gli ancoraggi strutturali nell'apparecchia-
tura per la prova di resistenza statica descritta in 4.1.1 e, nel punto di ancoraggio mobile,
applicare la forza specificata in 4.3.4 in corrispondenza dei punti più sfavorevoli sotto
l'aspetto statico. Osservare che il sistema sottoposto a prova resista alla forza.
Procedimenti per la prova dinamica
Generalità
Il cordino di prova in corda di fibra per le prove sui dispositivi di ancoraggio di classe A e
B deve essere costituito da una corda di poliammide (nylon) a torticcio con diametro di 12
mm a tre trefoli, secondo la ISO 1140. Formare un occhiello lungo (75 ± 10) mm a ciascu-
na estremità del cordino con un'impiombatura a cinque passaggi interi. La lunghezza ef-
fettiva del cordino, misurata a (40 ± 5) N, deve essere (2 000 ± 50) mm.
Classe A1 e Classe B - Dispositivi di ancoraggio
Fissare un'estremità del cordino di prova mediante connettore al dispositivo di ancoraggio
sottoposto a prova e l'altra, sempre mediante connettore, alla massa da 100 kg.
Ad una distanza orizzontale massima di 300 mm dal punto di ancoraggio e mediante undispositivo di sbloccaggio rapido, sostenere la massa in modo che una volta rilasciata, ca-da liberamente per (2 500 ± 50 mm) prima che il cordino cominci ad arrestarne la caduta.
Rilasciare la massa e osservare se viene arrestata. (Per i dispositivi di ancoraggio di clas-se B osservare anche che il dispositivo resti stabile).
Classe A2 - Dispositivi di ancoraggio
Applicare il dispositivo di ancoraggio secondo le istruzioni per l’installazione, a un angolo
non maggiore di 20° dalla verticale, a un campione del materiale di costruzione per cui è
indicato (vedere figura 9). Fissare un'estremità del cordino di prova mediante un connet-
tore al dispositivo di ancoraggio sottoposto alla prova e l'altra, sempre mediante connet-
tore, alla massa di 100 kg.
Ad una distanza orizzontale massima di 300 mm dal punto di ancoraggio e mediante undispositivo di sbloccaggio rapido, sostenere la massa in modo che una volta rilasciata, ca-da liberamente per (2 500 ± 50) mm prima che il cordino cominci ad arrestarne la caduta.
Rilasciare la massa e osservare se viene arrestata.
Prova di prestazione dinamica per dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a tetti inclinati
Classe C - Dispositivi di ancoraggio
GeneralitàÈ necessario un cordino realizzato con catena. La stessa deve essere conforme a5.3.4.1.1 della EN 364:1992.
Procedimento per la prova di prestazione dinamicaInstallare ciascun dispositivo di ancoraggio secondo le istruzioni del fabbricante.
In corrispondenza di uno degli ancoraggi strutturali di estremità, e allineato con la linea diancoraggio, applicare un dispositivo di misurazione della forza come descritto in 4.1.2.2(dinamometro - vedere figura 10). Se nel dispositivo è incluso un passaggio ad angolo di90° o maggiore, all'altro ancoraggio strutturale di estremità deve essere applicato un se-condo dispositivo di misurazione della forza secondo 4.1.2.2.
Applicare il cordino realizzato con catena mediante l'apparecchiatura di misurazione dellaforza di cui in 4.1.2.1 al punto di ancoraggio mobile, e applicare l'altra estremità del cordi-no alla massa di 100 kg.
Posizionare il punto di ancoraggio mobile al centro del tratto di prova (a metà tra gli anco-raggi strutturali).
Sollevare la massa in modo da fornire sufficiente energia di caduta per sviluppare almeno6 kN di forza massima sulla catena nel momento dell'arresto della caduta. Ad una distan-za orizzontale massima di 300 mm dal punto di ancoraggio mobile, trattenere la massamediante il dispositivo di sbloccaggio rapido.
Rilasciare la massa e misurare la forza massima nella linea di ancoraggio e la freccia del-la linea (mediante video ad alta velocità o altro mezzo adatto) in corrispondenza del punto diancoraggio mobile nel momento in cui la catena viene sottoposta alla forza massima di arre-sto. Questi dati devono essere utilizzati per verificare le affermazioni del fabbricante riguardoal dispositivo come descritte in 4.3.3.3. Tra le prove si possono sostituire i componenti. Prova di prestazione dinamica su dispositivi di ancoraggio classe C
1 Dinamometro2 Dispositivo di misurazione della forza3 Cordino realizzato con catena4 Passaggio ad angolo (se previsto) Prova di resistenza dinamicaIl procedimento di prova è analogo a quanto descritto in 5.3.4.2, ma la massa deve esse-re sollevata a una altezza che fornisca sufficiente energia di caduta per sviluppare almenouna forza massima di arresto della caduta di 12 kN sul cordino realizzato con catena. Laforza di 12 kN può essere suddivisa tra due punti di ancoraggio mobili, ma la separazionetra essi deve essere la minima necessaria per consentire l'esecuzione della prova. Lamassa deve essere trattenuta.
Classe D - Dispositivi di ancoraggio
Installare il dispositivo di ancoraggio rigido orizzontale secondo le istruzioni del fabbrican-te per la prova di resistenza dinamica. Fissare una estremità di un cordino di prova come descritto in 5.3 mediante connettore alpunto di ancoraggio mobile e l'altra, sempre mediante connettore, alla massa di 100 kg.
Posizionare il punto di ancoraggio mobile al centro del tratto di prova (a metà tra gli anco-raggi strutturali).
Ad una distanza orizzontale massima di 300 mm dal punto di ancoraggio mobile e me-diante un dispositivo di sbloccaggio rapido, sostenere la massa di 100 kg in modo cheuna volta rilasciata, cada liberamente per (2 500 ± 50) mm prima che il cordino cominci adarrestarne la caduta (vedere figura 11).
Rilasciare la massa e osservare se viene arrestata.
Ripetere la prova di resistenza dinamica con il punto di ancoraggio mobile posizionato incorrispondenza di un ancoraggio strutturale intermedio.
Ripetere la prova di resistenza dinamica con il punto di ancoraggio mobile posizionato incorrispondenza di un ancoraggio strutturale di estremità.
Prova di resistenza dinamica su dispositivo di ancoraggio rigido orizzontale
Classe E - Ancoraggi a corpo morto
È necessaria una fune metallica con diametro di 8 mm.
Installare il dispositivo di ancoraggio, secondo le istruzioni per l’installazione, su un cam-pione di ciascun tipo di materiale di costruzione per cui il fabbricante lo dichiari adatto. Applicare la fune metallica alla massa di 100 kg e far passare la fune metallica sopra le pu-legge come illustrato nella figura 12. Le pulegge devono avere diametro minimo di 100 mm.
Fissare la fune metallica al dispositivo di ancoraggio a corpo morto.
Sollevare la massa per (2 500 ± 50) mm e, ad una distanza orizzontale massima di 300 mmdal bordo esterno della puleggia P, trattenere la massa mediante il dispositivo di sbloccag-gio rapido.
Rilasciare la massa e misurare gli spostamenti L e H.
Prova di prestazione dinamica su dispositivi di ancoraggio a corpo morto
ISTRUZIONI PER L’USO E LA MARCATURA
Si applicano i requisiti della EN 365.
Il fabbricante deve includere nelle istruzioni per l'uso la dichiarazione che i dispositivi diancoraggio sono stati sottoposti a prova in base alla presente norma e che, salvo diversaindicazione, sono adeguati per l'uso da parte di una sola persona e con un assorbitore dienergia conforme alla EN 355. Per il dispositivo di ancoraggio classe C le istruzioni devono comprendere la forza massi-ma consentita sugli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi.
Per la classe C e la classe E il fabbricante, o l'installatore, deve indicare chiaramente, suo accanto al dispositivo di ancoraggio, i seguenti parametri: a) numero massimo di lavoratori collegabili; c) requisiti relativi alla distanza dal suolo.
Per i dispositivi di ancoraggio classe E, i tipi di materiale di costruzione e le condizioni diesercizio per cui il fabbricante li dichiara adatti, devono essere indicati con marcatura per-manente sul dispositivo di ancoraggio a corpo morto.
ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
Il fabbricante deve fornire le istruzioni per l’installazione.
Gli installatori devono accertare l'idoneità dei materiali di supporto nei quali vengono fis-sati i dispositivi di ancoraggio strutturale.
APPENDICE
RACCOMANDAZIONI PER L’INSTALLAZIONE
Generalità
Quando un dispositivo di ancoraggio è progettato per l'uso esclusivamente come disposi-
tivo di protezione individuale ciò dovrebbe essere chiaramente indicato, con pittogrammi
o altra marcatura chiaramente visibile e comprensibile, sul o accanto al dispositivo di an-
coraggio, precisando chiaramente che il dispositivo è progettato esclusivamente per uso
come dispositivo di protezione individuale.
Classe A1 - Dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a superfici verticali,
orizzontali ed inclinate
Per il fissaggio su acciaio o legno la progettazione e l'installazione dovrebbero essere ve-
rificate mediante calcoli da un ingegnere qualificato per stabilire se sono in grado di so-
stenere la forza della prova di tipo.
Per il fissaggio in altri materiali strutturali, l'installatore dovrebbe verificare l'idoneità ese-guendo una prova in un campione del materiale. Il campione dovrebbe soddisfare i requi-siti della prova di tipo di cui in 4.3.1.1. Successivamente ogni ancoraggio strutturale, dopol'installazione in quel materiale, dovrebbe essere sottoposto a una forza di trazione assia-le di 5 kN a conferma della solidità del fissaggio. L'ancoraggio strutturale dovrebbe sop-portare la forza per almeno 15 s.
Classe A2 - Dispositivi di ancoraggio progettati per il fissaggio a tetti inclinati
Per il fissaggio su acciaio o legno la progettazione e l'installazione dovrebbero essere ve-
rificate mediante calcoli da un ingegnere qualificato per stabilire se sono in grado di so-
stenere la forza della prova di tipo.
Per il fissaggio in altri materiali, l'installatore dovrebbe verificare l'idoneità eseguendo unaprova su un campione del materiale. Il campione dovrebbe soddisfare i requisiti della pro-va di tipo di cui in 4.3.1.2.
Classe B - Dispositivi di ancoraggio provvisori portatili
Dovrebbe essere valutata con la dovuta attenzione l'idoneità di un dispositivo di ancorag-
gio provvisorio portatile e di qualsiasi fissaggio associato, per l'applicazione a cui è desti-
nato. L'affidabilità di qualsiasi installazione dovrebbe essere verificabile da parte di un in-
gegnere qualificato.
Classe C - Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili oriz-
zontali
Per dispositivi che utilizzano linee di ancoraggio orizzontali di corda di fibra, cinghie o funi
metalliche, la resistenza minima alla rottura della corda o cinghia dovrebbe essere alme-
no il doppio della tensione massima applicata a detta corda o cinghia nel momento dell'ar-
resto della caduta previsto per tale dispositivo e verificato per mezzo di prove o di calcolo.
Detti dispositivi dovrebbero essere progettati applicando i metodi e i criteri di progettazio-ne del fabbricante. Questi metodi e criteri di progettazione dovrebbero essere verificatisecondo 4.3.3.3.
Laddove possibile, il dispositivo dovrebbe essere installato su strutture che permettano diprovarlo. Se non è possibile sottoporre la struttura principale di supporto alle forze di pro-va, tutti gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi, utilizzati nel dispositivo dovrebbe-ro dimostrarsi in grado di sopportare il doppio della forza massima prevista. I calcoli ese-guiti da un ingegnere qualificato dovrebbero verificare che la struttura di supporto princi-pale con gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi sopporti tali forze.
In applicazioni nelle quali non è possibile verificare mediante calcolo, per esempio dove leproprietà meccaniche dei materiali di installazione non siano note, l'installatore dovrebbeverificare l'idoneità installando un dispositivo nel materiale del sito e accertarsi che ven-gano soddisfatti i requisiti di prova di 4.3.3.
Per il fissaggio in tutti i materiali, ogni ancoraggio strutturale di estremità o intermedio, do-po l'installazione, dovrebbe essere sottoposto a una prova di trazione a conferma della re-sistenza del fissaggio. La forza di prova dovrebbe essere 5 kN. L'ancoraggio strutturaledovrebbe sopportare la forza per almeno 15 s.
Se una installazione comprende sezioni di linea di ancoraggio con angoli maggiori di 15°dall'orizzontale, l'installatore dovrebbe accertare che l'ancoraggio strutturale sia progetta-to per resistere alle forze che si possono generare sulla linea nel caso di arresto di una ca-duta, mentre la distanza di caduta dovrebbe essere ridotta al minimo.
L'installatore dovrebbe anche accertare che la distanza richiesta o necessaria per arre-stare la caduta di un lavoratore non superi la distanza disponibile in sito.
Classe D - Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio rigide o oriz-
zontali
Per il fissaggio su acciaio o legno la progettazione e l'installazione dovrebbero essere ve-
rificate mediante calcoli da un ingegnere qualificato per stabilire se sono in grado di so-
stenere la forza della prova di tipo.
Per il fissaggio in altri materiali, l'installatore dovrebbe verificare l'idoneità eseguendo unaprova in un campione del materiale. Il campione dovrebbe soddisfare i requisiti della pro-va di tipo di cui in 4.3.4. Successivamente ogni ancoraggio strutturale, dopo l'installazionein quel materiale, dovrebbe essere sottoposto a una forza di trazione assiale di 5 kN aconferma della solidità del fissaggio. L'ancoraggio strutturale dovrebbe sopportare la for-za per almeno 15 s.
L'installatore dovrebbe accertare che la distanza richiesta o necessaria per arrestare lacaduta di un lavoratore non superi la distanza disponibile in sito.
Classe E - Dispositivi di ancoraggio a corpo morto
I dispositivi di ancoraggio a corpo morto di tipo a carico d’acqua dovrebbero essere messi
fuori servizio se si verifica qualsiasi perdita.
APPENDICE
RELAZIONE CON LA DIRETTIVA DPI
La presente norma fa riferimento soltanto ai vari dispositivi di ancoraggio specificati al loropunto di vendita.
Soltanto le classi A, B, D ed E sono completamente coperte dalla direttiva DPI.
Elementi e componenti del sistema di classe C possono essere coperti dalla direttiva DPI.
e anche da altre direttive, per esempio la direttiva sui prodotti da costruzione.
Il procedimento di installazione e le interfacce con la struttura non sono coperte dalla di-rettiva DPI.
APPENDICE
PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSEN-
ZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea del Libero Scambio ed è disupporto ai requisiti essenziali delle Direttive UE.
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre DIrettive UE possono essere applicabili al(i) prodot-
to(i) che rientra(rientrano) nello scopo e campo di applicazione della presente norma.
I seguenti punti della presente norma supportano i requisiti della Direttiva 89/686/CEE, Al-legato II, punto 3.1.2.2.
Elementi e componenti del sistema di classe C possono essere coperti dalla direttiva DPI e anche da altre direttive, peresempio la direttiva riguardante prodotti da costruzione.
La conformità con i punti della presente norma fornisce un mezzo per la conformità ai re-quisiti essenziali della Direttiva in questione e dei corrispondenti regolamenti EFTA.
PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI
Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604Email: uni.roma@uni1.inet.it c/o Tecnopolis CSATA Novus OrtusStrada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553 c/o CERMETVia A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6250260 - Fax (051) 6257650 c/o AQMVia Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659 c/o Centro Servizi Promozionali per le ImpreseViale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. (070) 349961 - Fax (070) 34996306 c/o C.F.T. SICILIAPiazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707 c/o Associazione Industriali Provincia di FirenzeVia Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 2707204 c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e SviluppoPiazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. (0187) 728225 - Fax (0187) 777961 c/o Consorzio Napoli RicercheCorso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112 c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIPVia Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. (085) 61207 - Fax (085) 61487 c/o Centro Estero Camere Commercio PiemontesiVia Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456 c/o Treviso TecnologiaVia Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) 608858 - Fax (0422) 608866 c/o CATASVia Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) 747211 - Fax (0432) 747250 c/o Associazione Industriali Provincia di VicenzaCorso Palladio, 15 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 232794 - Fax (0444) 545573 UNI
Ente Nazionale Italiano

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, di Unificazione
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

Source: http://www.lineavitaorobica.it/normative/normativetecniche/uni_795.pdf

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